[…] L’approccio dell’economia politica è dunque intrinsecamente predisposto a concepire il prodursi di crisi e la necessità di operare nel mercato quei correttivi che assicurino almeno la riproducibilità del sistema economico. Al di là delle diverse versioni ed approfondimenti che si sono succeduti passando per Ricardo, Marx per arrivare fino a Keynes, la visione dell’economia politica resta ancorata a una rappresentazione del sistema economico in cui la dimensione delle classi sociali e la diversità di interessi che a queste si associano ne determinano un assetto fondamentalmente instabile[1]. […]
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